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martedì 6 luglio 2010

...considerazioni sull'uso di Wiki in biblioteca (Week-7, ex. 15)

Il Wiki può essere utilizzato come strumento di catalogazione analitica, applicandosi nelle funzionalità tradizionali del catalogo on-line. Il Wiki fornisce informazioni di vario genere sull'oggetto schedato, attraverso l'immissione di dati scaturiti dalla collaborazione tra utente e bibliotecario nella elaborazione di note (storiche, culturali, editoriali etc.) da affiancare alla scheda catalografica. Oltre alla semplice citazione bibliografica, che compare come risultato di ricerca nell'OPAC, è possibile visualizzare, attraverso "ponti-web" di legame, l'"oggetto-testo" la cui descrizione potrebbe essere demandata all'intervento dell'utente e veicolata nella sua attendibilità dal bibliotecario. Un punto debole è forse l'endemica scarsità di personale: a causa di ciò è difficile individuare una figura che costantemente si dedichi al monitoraggio degli interventi ed alla corretta gestione degli strumenti di comunicazione e collaborazione on-line. Altro punto debole rilevabile è la dilagante scarsità di utilizzo e di conoscenza dei medesimi strumenti web 2.0, finalizzati alla ricerca bibliografia, tra gli studenti universitari (...chiedo venia, ma questo è quello che quotidianamente noto). Se a partire dalle scuole superiori - e soprattutto all'Università - fossero introdotti insegnamenti ad hoc sui nuovi strumenti di ricerca bibliografica, molti utenti si scrollerebbero di dosso una concezione mummificata della biblioteca come luogo chiuso ed ermetico, scoprendo così numerosi mezzi utili allo studio universitario. Promuovere la lettura non è invitare in biblioteca un musicista della domenica a strimpellare canzoncine su poesie di Prevert, ma è aprire virtualmente depositi e magazzini, scaffali e fascicoli facendo defluire le informazioni ivi contenute su strade tracciate nel web...

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